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Le donne sono più spesso vittime di disturbi del sonno. Ecco cosa è emerso al Congresso nazionale di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

Di Marta Cardini Martedi 20 Novembre 2018 alle 18:30 | 0 commenti

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L'87 per cento delle donne dorme male, contro il 67 per cento degli uomini. Sono questi i dati emersi da un'indagine condotta su 300 uomini e donne tra i 45 e i 65 anni, presentata al Congresso nazionale di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Le conseguenze, oltre a essere stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione, andrebbero a ripercuotersi anche sulla qualità della vita di coppia. 

"La parte femminile del campione valorizza maggiormente l'importanza del sonno e più degli uomini ritiene che sia alla base del benessere della persona" afferma Luigi Ferini Strambi, primario dell'Unità operativa Neurologia-Centro del sonno, Irccs San Raffaele Turro di Milano. Mentre Francesca Merzagora,presidente Onda, afferma: "Le donne sono anche più consapevoli e propense a reagire, ricorrendo a terapie mirate per migliorare il sonno. Gli uomini invece puntano di più sullo stile di vita". Gli ingredienti indispensabili per una buona qualità del riposo notturno sarebbero: alimentazione corretta, regolare attività fisica e buone abitudini riguardo il riposo. E' possibile anche contare su rimedi fitoterapici (valeriana, escolzia, passiflora), melatonina e farmaci. Esisterebbero inoltre più di 60 disturbi del sonno. "Può bastare un colloquio con il medico di famiglia, in casi più complicati meglio invece fare riferimento a un centro dedicato" afferma Ferini Strambi. Il disturbo del sonno più diffuso è l'insonnia, seguita dalla sindrome delle apnee notturne e poi da quella delle gambe senza riposo (più comune nelle donne).

Leggi tutti gli articoli su: Francesca Merzagora, O.N.Da, Luigi Ferini Strambi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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